Abstract

Chirurgia ortognatica nei pazienti in crescita: quando è il momento giusto per il trattamento precoce?

Il momento ideale per la chirurgia ortognatica è stato determinato in passato dal principio della maturazione ossea con lo scopo di ridurre al minimo le recidive post-operatorie dovute alla crescita residua. Nei protocolli classici questo spesso si traduce in un rinvio della chirurgia fino alla tarda adolescenza o alla prima età adulta. Tuttavia, l’ortodonzia contemporanea si sta gradualmente spostando verso un modello di cura personalizzato e incentrato sul paziente, per cui le decisioni terapeutiche non vengono dettate solo dai riferimenti biologici, ma anche dal contesto psicosociale individuale e dalla qualità di vita in generale. Le evidenze più attuali mostrano che le malformazioni facciali gravi comportano un carico psicosociale notevole che include una bassa auto-stima, il ritiro sociale e il rischio di bullismo, in particolare durante l’adolescenza – periodo delicato per la formazione dell’identità. In questi casi, attendere la maturazione scheletrica completa può prolungare la sofferenza, ostacolare l’integrazione sociale e influire negativamente sullo sviluppo psicosociale. Un approccio incentrato sul paziente, pertanto, giustifica l’intervento chirurgico anticipato al momento in cui la crescita è quasi completa, soprattutto quando il benessere viene compromesso in maniera significativa. L’integrazione degli strumenti validati per la valutazione della qualità della vita e della condizione psicologica, insieme alle simulazioni visive del trattamento, forniscono al clinico degli strumenti oggettivi per valutare l’impatto psicosociale della malocclusione e trovare un equilibrio tra la tempistica chirurgica e le esigenze individuali. Questo paradigma mette in luce che il “momento giusto” per la chirurgia ortognatica non è universale, bensì estremamente individuale e che dipende dall’interazione tra maturazione biologica, esigenze funzionali e salute psicosociale. In definitiva, mettendo al primo posto il processo decisionale incentrato sul paziente gli ortodontisti e i chirurghi possono non solo ottimizzare gli esiti funzionali ed estetici, ma anche migliorare l’adattamento psicosociale e la qualità della vita dei e delle pazienti.


Obiettivi di apprendimento

Dopo la tua relazione sarai in grado di definire i fattori biologici e psicosociali che influiscono sulla scelta del momento in cui effettuare la chirurgia ortognatica.
Dopo la tua relazione sarai in grado di valutare il ruolo dell’ortodonzia personalizzata e incentrata sul paziente quando bisogna decidere se o meno anticipare la chirurgia.
Dopo la tua relazione sarai in grado di riconoscere che la qualità della vita, l’adolescenza e la formazione dell’identità possono giustificare degli adeguamenti dei protocolli convenzionali per quanto riguarda l’età per la chirurgia.